Malinconic Dance

Ebbene si, la mia esperienza lavorativa come "artista tuttofare" è treminata, per questo mese... Ieri sera lo spettacolo: poche persone a vederci danzare, ma c'era da aspettarselo: il paese era piccolo e la nostra non è ancora una compagnia affermata...

Ma è accaduto qualcosa in quest'anno così strano. In realtà di cose ne sono successe fin troppe, da quando ho fatto l'audizione per questa compagnia.

La Danza: la mia ragione di vita, quella che mi spinge a lottare, ad andare avanti. Lei mi ha portata davanti al portone di questa rinomata accademia.

E qui è iniziato il danno : città nuova, solitudine, malinconia. Poi però arrivano le nuove sensazioni: si inizia a scoprire l'altro, a capire il senso di questa parola che, all'inizio, per me era così astratta: Compagnia....

E continua, la ricerca dell'altro: una nuova emozione si insidia nell'anima, Fiducia.

E poi il cuore riprende a funzionare: in sala, in scena, dietro le quinte, nei camerini "ritagliati" sotto al palco, in una camerata mista di un "ostello" sperduto sulle montagne.... E lì, sotto le coperte per ripararci dal freddo, si svelano i più dolci pensieri... E una notte - ero ancora in dormiveglia- ho sentito dalle sue labbra uscire un sussurro : "Ti Voglio Bene", mi ha detto.

Questa mattina, salutando tutti, ho incontrato il suo sguardo: erano i nostri occhi a parlare, a urlare in silenzio "Mi Mancherai".

Si, mi mancherà: mi mancherà il té caldo di notte, le nostre chiecchiere al buio, il suo respiro sul mio cuscino... 

Ma non glielo dirò. potrebbe essere superfluo. O potrebbe essere di troppo.

Forse è tutta una mia fantasia: forse sono io ad aver inventato tutto questo, ad aver ingannato il mio cuore... o forse è tutto vero, e le nostre anime si sono incontrate davvero.

L'unica cosa di cui ho paura è che, quando ci rivedremo per lavorare ancora insieme, torneremo ad essere come prima : estranei danzatori.