Scritto da © Carlo Gabbi - Sab, 17/03/2012 - 03:42
Parte due
Al suo rientro serale Lorenzo trovo` Gianna ancora cosi, tutta raggomitolata sul sofa`. Aveva un aspetto sofferente e senti` tenerezza e una grande compassione per lei. Intui` quanto poteva esserle successo. Nonostante questo pose ugualmente la sua domanda.
‘Cos’e che non va Gianna ? Ti vedo stressata.’
‘Ciao Papa`. E` stato un giorno maledettamente lungo e come gran finale Paolo mi ha dato il colpo di grazia quando ha chiamato al telefono. Ha rinunciato a venire. Parte domani per il Medio Oriente e sara` via un’intera settimana.’
‘Benedetto figliolo. Ma come aspetta di chiarire le cose con te? Mi preoccupa alquanto. Cerchero` di parlare con lui prima che parta. Hai mangiato? Vieni, ceneremo insieme e poi parleremo un po`, se ti senti.’
‘Promettimi una cosa, Lorenzo. Non lasciarmi sola stanotte. Ho bisogno di avere qualcuno vicino ed anche dei tuoi consigli, ma non so dove e come incominciare per dirti quante pene sono racchiuse in me.’
‘Va bene. Dopo cena cerchero` una buona bottiglia di vino in cantina e ce la berremo mentre ci racconteremo molte cose. Saro` il tuo confessore e tu il mio. Ho anch’io molti segreti da confidarti che mai ho raccontato ad alcuno.
Penso che forse le mie esperienze passate potranno aiutarti. Parlero` io per primo, dandoti tempo di raccogliere il tuo pensiero. Va bene cosi` Gianna?’
‘Va bene Papa`. Penso pure che un paio di bicchieri del tuo vino prediletto mi aiuteranno molto a dissipare quanto e` in me.’
Avevano cenato, e Lorenzo l’aveva pure fatta sorridere con un paio di storielle amene che l’avevano distolta dal suo costante pensiero.
Ora erano ritornati nel salotto, di fronte al caminetto acceso. Gianna si era distesa nuovamente sul sofa` ed una coperta le copriva le gambe. Lorenzo le sedeva di fronte, sulla sua usuale poltrona di pelle e tra loro vi era un tavolino con una bottiglia di Verduzzo Grigio e due flutes. A parte la luce del fuoco era accesa soltanto una lampada su un altro tavolino d’angolo che rifletteva una luce tiepida e riposante all’intorno. Entrambi erano mentalmente pronti a quella chiaccherata che avrebbe potuto ristabilire la pace intima e che forse avrebbe condotto Gianna sul sentiero di una nuova vita.
‘Mia cara Gianna, penso non vi sia nulla di meglio che una lunga chiaccherata che possa aiutarti a svuotare il sacco dei tuoi dispiaceri. Sono sicuro che alla fine di questa, molte cose saranno cambiate e la tua visione per il futuro sara` migliore. Da quanto intuisco la tua visione dell’amore e` una sola, basata sulle tue esperienze con un solo uomo, mio figlio Paolo. So che tu gli sei stata sempre fedele ed lo hai amato come il tuo unico uomo e marito. Ma sembra che Paolo non lo sia con te. Dimmi, è così che stanno le cose tra te e Paolo?’
‘Si, purtroppo le cose si stanno trascinando lungo questo sentiero e credo continuino ad andare peggio. Sei mesi fa l’ho lasciato per dargli tempo di riconsiderare i nostri rapporti. Poi ha insistito che ritornassi a casa, ma cosa ha mai fatto? Tu hai dovuto venire all’aeroporto ad aspettarmi. Ora trova tutte le scuse e se ne va nel Medio Oriente per una settimana, e sono sicura che non sara` solo. Dimmi un pò, Lorenzo, cosa devo fare?’
‘Mia cara Gianna, sei ancora giovane e non ti devi scoraggiare. Le tue ragazze stanno crescendo ed in piu` hanno una nanny che le puo` accudire, dando a te piu` tempo libero. Ora ti do` un grande consiglio e spero lo ascolterai. Non dire mai no all’amore se nuovamente si affaccera` nella tua vita. Sappi che in ognuno di noi esiste una parte segreta e nascosta. Quella puo` essere la fonte che puo` riservati la gioia di amare nuovamente ed essere felice. Forse tu fino ad oggi hai creduto che il tuo amore fosse unicamente Paolo. Ma lui ti rifiuta. Forse, e questo spesso avviene, specialmente in amore, si insiste a proseguire sulla via che non ti portera` mai ad una conclusione felice. Forse inaspettatamente un giorno, ti ritroverai ad essere innamorata e felice.’
‘Cosa mai intendi dirmi? Vuoi indurmi a lasciare Paolo?’
‘Non esattamente, Gianna. Ti chiedo solamente di aprire te stessa sul mondo che ti circonda, e di guardare con realta` alla vita. Lascia che il tuo cuore sia giudice dei tuoi sentimenti.’
‘Capisco cosa intendi. Forse hai ragione. Se Paolo continua ad allontanarsi da me non vi sono molte possibilita` di ritornare ai quei sogni che facevo nel passato.’
‘Posso dirti di piu`, mia cara Gianna. Anch’io un giorno sono venuto a conoscere cosa veramente fosse il vero amore.’
‘Veramente? Con tua moglie Rosina? E come mai dopo tanto amore, oggi vivete separati?’
‘No. Non era Rosina. Ero cinquantenne quando per la prima volta nella mia vita mi trovai ad essere innamorato come se fossi un ventenne.’
‘Ma poi, perche` hai continuato a vivere insieme a Rosina se amavi un’altra donna?’
‘Sono sbagli che costano, e` per questo che ora ti parlo in assoluta sincerita`. Non voglio che anche tu debba soffrire se un giorno dovessi incontrare l’amore.’
‘Capisco...’
‘Vedi la mia vita insieme a Rosina fu completamente un’altra cosa. Eravamo molto giovani quando ci incontrammo ad una festa universitaria. Era molto bella allora e molti ragazzi la corteggiavano, desideravano averla al loro fianco per tutta la serata e ballare con lei. Io me ne stavo seduto li` vicino, sorseggiando una bottiglia di birra e parlavo con Sandro, si quello stesso Sandro che poi divento` uno dei soci della compagnia che formammo alcuni anni dopo. Ma entrambi, anche se parlavamo di sport o qualche altra cosa del genere, nello stesso tempo guardavamo tutto quel movimento intorno a Rosina. Lei ballo` con diversi ragazzi, poi tra un ballo e l’altro, mentre civettava un po` con tutti i suoi ammiratori, incomincio` a guardarmi con insistenza facendomi capire di ballare insieme. Mi ci volle tempo prima che compresi cosa volesse, ma poi, al ritorno di un ballo mentre mi passava vicino, mi disse, "il prossimo ballo e` il nostro, Lorenzo."
‘Vuoi farmi credere che fu Rosina che incomincio` a farti la corte? Ma dai, non posso crederci!’
‘Si, proprio cosi`, e cosi` continuo` la nostra unione per i successivi quarantacinque anni.’
‘Ma ci sara` ben stato un po` di romanticismo, vero? Mica ti sarai fatto accalappiare cosi` facilmente, l’avrai ben scelta tra altre ragazze che conoscevi.’
‘Be`, un po` di calore e desiderio ci fu senz’altro, all’inizio. Ma mai fu con lei, o con altre ragazze, quell’incontrollabile sentimento che si prova quando sei veramente innamorato. Lo capii solamente al momento che incontrai Margot.’
‘Sicche` Margot fu il tuo vero amore? Ma come hai potuto mantenere il segreto senza che mai trapelasse tra le chiacchere milanesi, dove eri ben conosciuto?’
‘Ti raccontero` di Margot al piu` presto, ma prima lasciami dire qualcos’altro della mia vita fino a quando la incontrai.’
‘Va bene. Ma sappi che mi hai incuriosito molto rispetto quella misteriosa Margot ..questa rivelazione e` una grande sorpresa.’
‘Vedi Gianna, a quei tempi ero ancora giovane, e sebbene fossi abbastanza attraente, non ebbi mai il talento di un dongiovanni. Rosina era una tra le piu` belle ragazze in circolazione ed ero invidiato da tutti i miei amici. Sicche` lasciai che fosse lei ad organizzare la mia vita, ed un paio d’anni piu` tardi quando lei mi disse che era giunta l’ora di sposarci, dissi si`, poiche` in quel modo io avrei potuto dedicarmi di più al mio lavoro. E in tutti quegli anni dedicai le mie energie` per raggiungere il massimo nel mio lavoro. Qualche anno piu` tardi io con altri tre soci formammo la nostra compagnia chimica, principalmente dedicandoci a quei prodotti necessari per lo sviluppo tecnico. Divenimmo competitivi su scala nazionale prima e poi cercammo mercati internazionali. Ci volle molto lavoro e sacrifici, ma alla fine giungemmo a quello che siamo ora.’
‘Mi vuoi dire allora che non ti curavi della famiglia e dei tuoi due figli?’
‘Non esattamente. Io e Rosina ci eravamo divisi i compiti. Lei aveva bisogno sempre di piu` denaro per soddisfare ai mille desideri. Cosi` guadagnare di piu` divenne il mio impegno familiare lasciando a Rosina il compito di accudire i figli e la casa. Furono per quelle necessita`, che incominciai ad andare in giro per il mondo ed a poco a poco gli affari fiorirono al meglio.’
‘Sicche` tu hai preparato la strada a Paolo, e lui ha imparato bene il lavoro. Quindi indirettamente tu sei responsabile per il mio matrimonio fallito, non e` vero?’
‘Non mi hai compreso, Gianna. Per ben quindici anni quando ero in altri paesi, mi dedicavo completamente soltanto al lavoro. Quanto poi avvenne con Margot fu alquanto piu` recente ed inaspettato, e forse io stesso mi stupii che in me era nato il sentimento d’ amore verso una donna differente da colei che era mia moglie. E cosi` accettai Margot, il suo amore, e tutte quelle piacevoli sensazioni che ne nacquero.’
‘La tua Margot diviene sempre piu` misteriosa. Ma quando incomincerai a parlarmi di lei?’
‘Suppongo molto presto. Ma forse non stasera. Ora penso che sia tu a dovermi parlare un po` di te stessa.’
* * *
Fine parte due
Parte tre sara` qui` al piu` breve
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