L'uomo che ascoltò la voce della luna e non tornò mai dal sogno | Poesia | giuseppe diodati | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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L'uomo che ascoltò la voce della luna e non tornò mai dal sogno

Passeggiavo lungo la riva del fiume
mentre Merano suona Mozart sotto le stelle.
 Non c'era una donna a tenermi la mano,
 non c'era un ricordo sulla mia fronte.
 
 
Non chiedevo la ragione,
il vino era buono la musica un po' meno.
 La casa di Sissy era piena di gente,
 non amo i re e nemmeno le regine.
 
 
Forse per gioco, forse per colpa del destino,
alzai la testa a guardare la luna.
 La luna quella sera era vestita di bianco,
 ammantata da trepido canto.
 
 
Parlò al mio cuore distratto e silente,
 rapito dal sogno mi lasciai cullare.
Il torrente era freddo la luna ridente,
 così in quel sogno mi persi per sempre.
 
 
Ora cavalco la luna la sera,
 lancio le mie favole ai ragazzi perduti,
 racconto a un carcerato un mondo diverso,
 spengo il dolore a un vecchio barbone.
 
 
 Rimasto nel sogno,
 scrivo i miei sogni,
 mentre Merano sorride alla luna,
 forse ora suona una musica nuova. 

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