Scritto da © Alexis - Ven, 15/07/2011 - 10:39
Luna Rossa aveva occhi di foglia, labbra di lava, pelle di terra.
Era giovane ed aveva sogni più grandi della luna intera; ad essa si era votata nell'infanzia, da ella il suo nome proveniva.
Il rosso era il fuoco che le divampava dentro, era la luce che accendeva il suo sguardo, fu la fiamma che la strappò via alla vita.
Non me ne accorsi, fu come d'un lampo.
Fu durante una calda notte di giugno.
Essi arrivarono approfittando della nostra assenza, assalirono il villaggio, deturparono la dignità delle nostre donne e dei saggi, degli anziani, privarono della requie i bambini; nessuno potè opporre resistenza.
Noi non c'eravamo.
Così cadde il mio popolo, così Luna Rossa, mia figlia, cadde con loro.
Ma il suo grande cuore, in questa notte di settembre, riempie la luna di luce.
Forse è il suo saluto, l'estremo, al padre che non seppe difenderla.
Era giovane ed aveva sogni più grandi della luna intera; ad essa si era votata nell'infanzia, da ella il suo nome proveniva.
Il rosso era il fuoco che le divampava dentro, era la luce che accendeva il suo sguardo, fu la fiamma che la strappò via alla vita.
Non me ne accorsi, fu come d'un lampo.
Fu durante una calda notte di giugno.
Essi arrivarono approfittando della nostra assenza, assalirono il villaggio, deturparono la dignità delle nostre donne e dei saggi, degli anziani, privarono della requie i bambini; nessuno potè opporre resistenza.
Noi non c'eravamo.
Così cadde il mio popolo, così Luna Rossa, mia figlia, cadde con loro.
Ma il suo grande cuore, in questa notte di settembre, riempie la luna di luce.
Forse è il suo saluto, l'estremo, al padre che non seppe difenderla.
Alexis[A.H.V.]
15.07.2011
15.07.2011
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