Voglio abbandonare la lotta al Tempo! E' impari, comincia a pesarmi. Come puoi pensare di vincere la forza di un secchio calato in acqua, mentre la barca procedere a tutta velocità? Quanto tempo pensi di poter resistere? Prima o poi cedi. Per quanto mi riguarda ho resistito anche troppo, posso esserne orgoglioso. Ho deciso quindi di mollarlo, non ce la faccio più. Troppo peso.
Lo abbandono e con esso tutto quello che ho raccolto assieme a Lui, in tutti questi anni. Siamo sempre stati assieme in fondo e anche molto bene in alcuni momenti. Lui ormai sa tutto di me (anche se io poco di Lui). Sa ciò che mi piace fare e quando (ovviamente), delle persone che frequento e quando (ovviamente), dei miei sogni e di tutto quello che ho fatto e che non ho fatto haimé e forse anche di quello che farò. Già, quello che non ho fatto ...e lui sa di cosa parlo. Dannazione, Lui sa sempre tutto, sa come vanno le cose, perchè a Lui tutto è concesso, non gli si può negare niente eppure, ho deciso di sfidarlo, allontanandomi da tutto quello che io stesso gli ho concesso. Mi sono distratto e mi ha sopraffatto. Ora basta!
Non sono come lui, devo accettarlo. Lui è puntuale, non sgarra, va sempre avanti, inesorabile e a volte anche troppo. Corre, non si stanca mai. Che palle! Alcune volte invece, sembra quasi fermo, lì, in apparente concessione, come se volesse regalarci quell'attimo di tregua di cui abbiamo bisogno, un'attesa che però non ci favorisce mentre a noi invece, fa tanto bene (apparentemente). Una sorta di occhiata che diamo alla dimensione che vorremmo ci rappresentasse, quella che purtroppo distorce la naturale visuale che abbiamo della nostra via, quella che continua inesorabile a scorrere sotto i nostri piedi mentre Lui, il Tempo, se la inghiotte senza rimorso, come sempre.
Gli ho creduto! Quello che credevo potesse bastare per concedermi ai vecchi amici o per godere di quelli nuovi. Quello che avrei guadagnato da un amore condiviso. Quello da dedicare a tutte le cose che ho sempre sognato di fare. Quel Tempo che ormai convinto mi appartenesse, invece non tornerà più, perso a piccoli pezzi lungo le strade sbagliate che guarda caso sono sempre le più lunghe, perchè le più invitanti. Ho perso tutto in tanti fragili attimi, anch'essi figli del Tempo, esattamente gli stessi che mi concederò ora per riappropriarmi però, della libertà, nella verità sconvolta da uno scomodo compagno di viaggio così invadente.
Tutto ciò che mi apparteneva, non esiste più, se l'è portato via Lui ed io glielo concedo. Lo vuole? Che se lo prenda. Non gli oppongo più resistenza, come potrei? Mi tengo il ricordo (per quanto valga), il resto è suo!
Afferro ancora una volta la mia vita dall'unico appiglio sicuro che ho: il sorriso. Questo non glielo concederò mai. Che mi lasci pure nudo, davanti a questo specchio, tanto anch'esso è servo suo. Questo però non mi pesa. In esso non mi sentirò mai solo. Ci sarà sempre qualcuno con cui parlare, perchè mi riconoscerà ogni volta che gli chiederò come sto.
Abbandono allora al Tempo parte di me e del mio cuore (ne ho a sufficienza) e mi offro di slancio al riflesso che ho di me, in una nuova prospettiva però, che non sarà più la Sua ombra, che si tenga anche quella. Sarà un'altra forma, sempre nuova, ogni volta che prenderò una nuova decisione. Faremo i conti alla fine, fidati. Ci sarò! Mentre Tu sarai sempre più vecchio però, io sarò rinato ancora una volta.
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