Scritto da © Lorenzo - Gio, 15/06/2023 - 11:03
Invoco il nome tuo come Madre
sentisti il primo pianto in quella via
e si diceva allora nel dialetto
sotto la luce elettrica quel posto
la via dei natali dell'Eroe,
nei pressi del fossato della lama
un corso sempre secco e sitibondo,
con erbe rinsecchite con vigneti
che agresti produttori di quel luogo
provvedono a fruttare in quelle zolle
e Porta Maia lì a cento passi.
Ricordi dell'infanzia ora lontana,
eri la sarta fine del quartiere
eppure d'altre strade del mio borgo
ed aiutavi pure a fare il pane.
Eri legata in vincoli d'amica
con mia sorella grande e con Maria,
trittico di germane assai fedeli
ed io ricordo il detto che dicevi
quando s'avvicinava il giusto prezzo
di vesti che fruivi per la festa
alle madame pronte a tirar prezzo
finquando l'ammansivi a ricompensa.
Ora i tuoi figli piangono il distacco
ma hai lasciato loro un grande segno
è quello dell'amore e fratellanza
la giusta eredità con la creanza.
Riposo eterno ora è tuo guadagno
accanto della vita tuo compagno.
Lorenzo 15.6.23
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