Scritto da © Bruno Amore - Mar, 05/07/2011 - 16:54
Da quel viso anticato per il male
inciso d'occhi liquidi, piangenti
incurante d'un filo lucente
che dal labbro gli colava
guardava curiosissimo
il mio grigio onor del mento
allungando la mano scheletrita
tentava di toccarlo, a stento.
M'avvicinai vieppiù
lasciandoglielo fare
pensando sorridendo
forse è un gatto che vuole carezzare.
Fissandomi come fossi lontano
sprofondato in un cielo senza stelle
incespicando in poche parole, chiese:
Sei mio padre? Ed io a lui, sentendomi sgomento:
Perdonami se non sono ancora pronto
per un così grande accadimento.
inciso d'occhi liquidi, piangenti
incurante d'un filo lucente
che dal labbro gli colava
guardava curiosissimo
il mio grigio onor del mento
allungando la mano scheletrita
tentava di toccarlo, a stento.
M'avvicinai vieppiù
lasciandoglielo fare
pensando sorridendo
forse è un gatto che vuole carezzare.
Fissandomi come fossi lontano
sprofondato in un cielo senza stelle
incespicando in poche parole, chiese:
Sei mio padre? Ed io a lui, sentendomi sgomento:
Perdonami se non sono ancora pronto
per un così grande accadimento.
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