Scritto da © Piero Lo Iacono - Lun, 11/01/2010 - 20:41
Catturammo un’iguana
e la legammo al guinzaglio.
Per nutrirla, allevarla e poi mangiarla.
Lobotomia sottovetro?
Giocammo a fare Dio.
Il Predatore ortopedico.
La predazione ci appartiene.
La ereditiamo.
L’iguana lottava contro la corda al collo
fino allo stremo dello stiramento
e dello sfinimento.
Oltre non poteva andare.
Servo arbitrio!
Dio non pratica l’eutanasia
quando noi la vorremmo!
Noi però dopo una sola notte
liberammo l’iguana nella giungla.
Le tagliammo la corda
e l’iguana finì la sua lotta.
Perché? Perché Dio non lo farà.
E stasera siamo noi Dio.
Che ne dici di dormire un po’ ora?
“Chiunque lei sia mi sono sempre affidata al buon cuore degli estranei”
(T.Williams, “Un tram che si chiama desiderio”, 1947)
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