Scritto da © Stefania Stravato - Gio, 05/07/2012 - 16:57
da qui
passa un chiaro. di una tinta d'aria
che tocca appena le case
le vie. si appende alle alleanze dei gerani sui balconi
quel magenta che smalta le persiane chiuse sugli amanti e
le promesse.
le braccia aperte
che dentro si infila la mezz'ombra
si scioglie sulla pelle. e poi
si sale con lo scheletro di un volo
nell'affresco del soffitto
a leccarsi il viso, lo stesso sale delle lagune basse
e le bocche. oh
quelle.
sanno ogni goccia e
le vene. come nidi scomposti o nastri che ci cammini in lungo
le perdi. e le ritrovi
a tremare nei baci con il sapore del tuo sangue
lì si dimenticano i nomi di tutte le cose.
che ieri non c'ero
dov'ero, che quasi partivo mentre tornavi da lontano
le vie. le vie
scendono a mare tra i sassi, le vie
e le tue mani mi scostano il vento dai fianchi.
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