Scritto da © Laura Lapietra - Gio, 10/10/2024 - 17:15
Tra le pieghe di un ascolto
l'incompreso apre voragini
nei silenzi colmi d'nquietudine,
i tuoi sguardi ramificano
l'incompreso apre voragini
nei silenzi colmi d'nquietudine,
i tuoi sguardi ramificano
ricordi antichi sul davanzale
della vita scritta
nelle mie pagine
ancora vergini
timide da svelare
al mio cuore,
riflesso nel tuo così sincero
che ancor di reminiscenze
nutre speranze scalze
in vie di non estinzioni.
Danzano è incalzano
lente parole e parole
che rincorrono aliti
di momenti sospesi
nel mio braccio amico,
che raccoglie stasi
incastonando lacrime
assetate d'amore,
ne bacio una dolcemente
sul tuo bel roseo viso
assaporando il candore
della sua melanconia
cullata non per me!
Ti sorrido spento
lasciandomi insabbiare
nel mio errore inconfessato
della vita scritta
nelle mie pagine
ancora vergini
timide da svelare
al mio cuore,
riflesso nel tuo così sincero
che ancor di reminiscenze
nutre speranze scalze
in vie di non estinzioni.
Danzano è incalzano
lente parole e parole
che rincorrono aliti
di momenti sospesi
nel mio braccio amico,
che raccoglie stasi
incastonando lacrime
assetate d'amore,
ne bacio una dolcemente
sul tuo bel roseo viso
assaporando il candore
della sua melanconia
cullata non per me!
Ti sorrido spento
lasciandomi insabbiare
nel mio errore inconfessato
nell'amarti all'ombra
ancora e ancora,
e come un fuggiasco evito
di entrarti dentro
nei tuoi occhi d'ebano
ciechi e profondi
come galassie inesplorate.
Olezzo di brugmansia
disegna stupore
sul tuo lamento
pregno di nostalgia
slegandoti dai suoi nastri
che trattengono
le tue bigie rime.
Or sorridi sospirando
coi tuoi prediletti fiori
quei tromboni d'angelo
che assomigliano
ai tuoi umori
di parole peduncole
tramontate sul selciato
della nuda realtà ripudiata,
ma tra di essi
scorgo il fiore più bello
più splendente e imponente,
incolta beltà innocente
che raccolta tra le mie mani
sei sempre tu a dare
sfavillanti emozioni
di autentiche certezze,
in quella rara unicità
che rende vita
al tuo sguardo d'amore,
che tutto per me
avrei voluto fosse,
per sorridere con te d'amore.
ancora e ancora,
e come un fuggiasco evito
di entrarti dentro
nei tuoi occhi d'ebano
ciechi e profondi
come galassie inesplorate.
Olezzo di brugmansia
disegna stupore
sul tuo lamento
pregno di nostalgia
slegandoti dai suoi nastri
che trattengono
le tue bigie rime.
Or sorridi sospirando
coi tuoi prediletti fiori
quei tromboni d'angelo
che assomigliano
ai tuoi umori
di parole peduncole
tramontate sul selciato
della nuda realtà ripudiata,
ma tra di essi
scorgo il fiore più bello
più splendente e imponente,
incolta beltà innocente
che raccolta tra le mie mani
sei sempre tu a dare
sfavillanti emozioni
di autentiche certezze,
in quella rara unicità
che rende vita
al tuo sguardo d'amore,
che tutto per me
avrei voluto fosse,
per sorridere con te d'amore.
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