Scritto da © Laura Lapietra - Ven, 28/06/2024 - 18:44
Non ti conoscevo prima,
oh mio sospiro di rosa!
Quei nodi dentro te
che non riesci a districare
son piaghe aperte al vento,
lascia che siano le mie mani
a schiuderti al caldo del mio cuore!
Non ti conoscevo prima,
oh dolce nostalgia che semini emozioni forti come tsunami,
nelle tenebre della solitudine
che percorrono le ore della vita
senza alba d'amore,
a farmi vivere
l''arcobaleno della gioia
nel dolce riposo delle tue braccia,
in quel risveglio dall' estasi
nei tuoi profondi occhi!
Non ti conoscevo prima,
oh perla rara che emani
luce nella speme,
in quel deserto di parole
che ho venduto un tempo!
Dove crepuscoli d'amore
non ho vissuto sulla pelle
dell'essere io un uomo.
Non ti ho mai conosciuto,
bella così tanto come sei...
Oh raggio di sentimento
a fulminarmi come sei brava,
nella stretta di mano
che con grazia mi poni
per baciarla con trasporto
come mia ancora di salvezza,
dopo la furia gelida
della bufera di solitudine
che assale i miei sogni,
per abbatterli ogni volta
che apro gli occhi alla realtà!
Non ti conoscevo prima,
Oh mio amore, ma adesso,
lascia che ti attraversi
e mi fondi tutt'uno in te,
che sai dissetarmi
dalla perenne sete d'amore
in cui da troppi giorni muoio vivo,
sommerso nella densità
dell'infinito infinito.
oh mio sospiro di rosa!
Quei nodi dentro te
che non riesci a districare
son piaghe aperte al vento,
lascia che siano le mie mani
a schiuderti al caldo del mio cuore!
Non ti conoscevo prima,
oh dolce nostalgia che semini emozioni forti come tsunami,
nelle tenebre della solitudine
che percorrono le ore della vita
senza alba d'amore,
a farmi vivere
l''arcobaleno della gioia
nel dolce riposo delle tue braccia,
in quel risveglio dall' estasi
nei tuoi profondi occhi!
Non ti conoscevo prima,
oh perla rara che emani
luce nella speme,
in quel deserto di parole
che ho venduto un tempo!
Dove crepuscoli d'amore
non ho vissuto sulla pelle
dell'essere io un uomo.
Non ti ho mai conosciuto,
bella così tanto come sei...
Oh raggio di sentimento
a fulminarmi come sei brava,
nella stretta di mano
che con grazia mi poni
per baciarla con trasporto
come mia ancora di salvezza,
dopo la furia gelida
della bufera di solitudine
che assale i miei sogni,
per abbatterli ogni volta
che apro gli occhi alla realtà!
Non ti conoscevo prima,
Oh mio amore, ma adesso,
lascia che ti attraversi
e mi fondi tutt'uno in te,
che sai dissetarmi
dalla perenne sete d'amore
in cui da troppi giorni muoio vivo,
sommerso nella densità
dell'infinito infinito.
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