Scritto da © Laura Lapietra - Ven, 22/11/2024 - 19:49
Tingerò di emozioni
ogni tuo gemito recondito,
per farti sorridere.
Vedrò rilucere la tenacia che si erge.
Scriverò col silenzio
ogni fuga dalla tua isola segreta,
per renderti ali di libertà.
Saprò aspettarti ovunque nel mondo.
Percorrerò per il cielo imperioso
attraversando le tue inquietudini
in tempesta, per darti coraggio.
Avrò asilo sicuro per sostenerti.
Scioglierò ogni corda che forte
ti cinge al tronco della rassegnazione,
per farti respirare lene la primavera.
Sarò giardino fiorito per il tuo ricordo.
Stringerò nelle mie mani
le briciole delle tue lacrime,
per conservarle nella luce della fede.
Conserverò parole ad illuminati.
Brucerò sotto le suole del fato
i limiti che isolano la tua fragilità,
per renderti forza nella voce
del cuore quando rimbecca.
Ascolterò ogni tuo battito di ciglia.
Bacerò ogni stilla di dolore
che trasuda dalla gazzarra d'ira
che frantumano pazienze,
per farti trovare dolce riposo.
Amerò le tue labbra risorgere.
Poi, ti porgerò la mia mano d'anima
per farti leggere il mio amore sincero,
a farti pulsare ancora il cuore
negli interstizi dei respiri di vita,
che sapranno sorprenderti ancora,
inarcando gioia nei tuoi sogni,
negli occhi tuoi che fin troppo
hanno pianto l'amaro nella vita,
per una galassia di delusioni.
Se solo abbatti ogni bruma
che offusca ogni tua debolezza.
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