Scritto da © Anonimo - Mer, 02/06/2010 - 11:11
Non verrò quando venire porta altrove
parto invece con il sollecito del nuovo
che accontenta il cuore
e mi viaggia di conserva la speranza.
Sono ai binari di tutti i treni che già sanno
che di là si attraversano le stagioni che non conosco
dove mettono ali misteriose le strade del colore.
Ma non io, io no, non conobbi le rotaie della luce
le vidi ferme, le vidi sovrastare i viaggiatori
diritte lame al solo trapasso
dei vetri senza ombra.
Eppure tra la fretta e l’andare
ha luogo il conto rovesciato dei ricordi
quasi che tra il petto e gli occhi
stia voluta una battaglia di ruoli
il primo a vedere oltre
i secondi fissi sul lasciato qui
dietro l’imposta del certo sono.
S’è fatta l’ora delle valige quando suona
alla porta il lascito di un incontro.
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