Scese un angelo in terra
sotto mentite spoglie
e una bella donna
se ne innamorò.
Da questo amor nacqui,
per il color la vita mi piacque
ma per gelido dolor tacqui
e senza più calor
al buio giacqui.
Fu un colpo di sole
a riportarmi in vita
e sotto un cielo stellato
dal vuoto rinacqui,
imparai a scrivere
elidendo le parole
tra rime musicali
persin troppo banali
e da qui non più tacqui...
“vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare”.
Da eterno esaltato adesso
mi ritengo pure uno scienziato
ma sono un predestinato
e farò tendenza con le mie poesie,
per schemi illuminanti
e per sistemi finalmente vincenti.
Ho solo il gran rammarico
di non poter emular Dante
ma tra me e il Gran Maestro
scorre l'abisso della vanagloria
e, così, mogio poi mi ritrovo,
da comune mortale,
soltanto nelle simpatie del fato
perché nonostante i dolor
rimango il solito buffon...
che para finanche
le insidie della vita.
- Blog di Francesco Andrea Maiello
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