Scritto da © Falcone - Mer, 16/03/2011 - 22:18
Io che giro il mondo
con le dita,
non sono cantastorie
né poeta;
specialmente quando
mi fermo lì sul limite
tra pena d’anima
e voglia di narrare…
Sfilano così
le immagini scolpite
ed io le spoglio,
una ad una,
le tolgo dalla polvere
d’oblìo
e trapasso il tempo
che mi fu…
C’è un sole,
basso all’orizzonte
su un mare dipartito
d’ acqua trasparente;
e quelle frasche
di taberna miserina
col montone a sgrassare
sull’arcaico girarrosto…
C’è anche la neve
che si stende
all’infinito tra le vette
stagliate contro il cielo.
E poi…poi con le mani
ti rincontro…
in quell’ultima mattina
e in quel sorriso
di risposta al bacio
che nascose
l’ultimo tuo volo…
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