Scritto da © poetella - Mar, 28/12/2010 - 20:05
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Novembre ‘92
Roma
Mattina di domenica
Lui
Li nanetti sono sette, sette, sette.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei sette.
Lo sai che vuole mamma?
Te lo dice che vuole mamma?
Li nanetti sono sette.
Sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno. E che succede adesso?
Giorgio non la vuole la maglietta nuova.
Giorgio vuole quella di ieri.
Te la mette mamma quella di ieri?
Te la leva mamma questa?
Giorgio vuole, vuole, vuole.
Mmmmh, mmmh ,mmmh.
Lancia, Ferrari, Mercedes, Giorgio lo sa.
Fiat, Alfa Romeo, Citroen. Che succede adesso? Giorgio lo sa.
E Giorgio vuole l’altra crostata.
Tanta l’altra.
E li nanetti sono sette.
Te la leva mamma la maglietta.
Cento, novantanove, novantotto. Che succede adesso.
Giorgio lo sa.
Ripete Giorgio, quello che sente. Quello che vede. Ripete i nomi.
Impara tutto a memoria.
Anche i nomi difficili. Anche difficilissimi.
Non lo sa che vuol dire. E ripete.
E non sa che vuol dire.
Non importa.
E ripete.
E non sa.
Che vuol dire.
E…
Giorgio è chiuso dentro una noce. Giorgio è chiuso dentro un pozzo. Giorgio è un pezzo di cristallo. Giorgio è un torrente contro i sassi. Giorgio è un sasso. Un sasso che brilla. Come uno specchio. Giorgio riflette il mondo.
Giorgio scappa dal mondo. Giorgio non capisce il mondo.
Il mondo è cattivo. Il mondo è degli altri. Che capiscono. Il mondo è difficile.
I numerini sono facili. Il mondo è fuori. È un mare. È acqua nera.
È sciroppo per la tosse. Amaro.
Che Giorgio non lo vuole.
Non dorme Giorgio. Non ride. Non piange.
Giorgio è prigioniero di un mostro. Ce l’ha dentro al cuore.
E mamma non lo può uccidere.
E mamma piange.
…
…
…
(by poetella)
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