La Signora del lago | Fotografia | dani-bo | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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La Signora del lago

[img_assist|nid=11522|title=|desc=|link=popup|align=left|width=200|height=173]La leggenda “della Signora del lago”

  
“… La figura si staccò dal muro, uscendo dall’ombra. Silenziosamente scese le scalette e si fermò sull’ultimo gradino a pelo d’acqua.
Il chiarore della luna spiccò sul bianco abito che quasi sfiorava il lago e l’immagine si specchiò nel tranquillo tremolio delle onde. Solo il viso rimase in ombra, nascosto dal piccolo ombrello da sole.
La signora compare nelle notti di luna. Nel piccolo paese la gente lo sa e la teme. Le sue apparizioni sono improvvise e sempre in luoghi diversi. Come un’ombra, senza un rumore si materializza su una spiaggetta o sui gradini di un attracco per barche, poi scompare.
Il lago è sempre stato fonte di leggende. Streghe e misteri si fondono con la dura vita quotidiana e la gente di lago è un po’ chiusa, di poche parole. Vede ma non parla, si tiene alla larga e basta.
Col tempo sono nate delle leggende, qualcuno dice che sia l’anima di una ricca villeggiante che tradita dal marito si è annegata nel lago, altri che sia la morte che aspetta che un incauto la guardi negli occhi per irretirlo e portarlo con se”.
Christian non riesce a stare fermo sulla sedia, “Nonno, chi è la signora?”
“Tu chi pensi che sia?” “Non so, forse una fata che vive nel lago?” “No, io credo che tanti anni fa, alcuni uomini avevano trovato un modo per arrotondare i pochi introiti che derivavano dalla pesca e da questa terra bella ma poco generosa, un modo poco onesto per la legge ma che non faceva male a nessuno. Io credo di sapere che portavano con una barca, attraverso il lago, merce di contrabbando che poi vendevano in città”. “Ma nonno, la fata cosa centra? Mi stavi raccontando un’altra cosa”. “Devi sapere che la ragazza vestita di bianco serviva a intimorire la gente e per garantire che nessuno li vedesse mentre scaricavano la barca”. “Ooh nonno, ma tu come fai a sapere queste cose?” “Avvicinati che ti devo rivelare un segreto… La donna del lago io l’ho conosciuta”… ”Cavoli! E tu non avevi paura?” “No, non avevo paura perché… quella donna l’ho sposata”.
 

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