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La scala della personalità

 
La personalità è la miscela umana (spirito-materia) che si cuoce a livello epatico sulla fiammella ipotalamica e differenzia gli uomini in materialisti-egoisti e spiritualisti-altruisti!

 

Ipotalamo (centralina psicosomatica)

Sistema nervoso autonomo-simpatico e parasimpatico (sinapsi)

Fegato (centrale metabolica)

 

Il fegato è la fucina degli umori, caldo e freddo (IPPOCRATE)

Il fegato è la fabbrica del temperamento, sanguigno e flemmatico (GALENO)

Il fegato è lo stampo del carattere focoso (simpaticotonico) e riflessivo (vagotonico)

Il fegato è il conio della personalità (Maiello)

 

Se il pensiero, elaborato finale del sistema nervoso e porta d'ingresso del sistema spirituale, è la sinapsi cervello-anima, l'ipotalamo rappresenta, invece, la sinapsi tra anima (sistema spirituale) e corpo (sistema somatico) ed è la centrale (neuroipofisi) delle funzioni vitali con l'ormone della vita (ossitocina, ormone del parto, dell'amore e...della fedeltà!) e della morte (ADH, ormone antidiuretico che spegne la fiammella della vita terrena ma non certo la fiamma spirituale)

 

Sulla strada della vita c'è sempre l'amore (dove c'è vita c'è amore e dove c'è amore c'è vita!) che sublima l'anima attraverso un triplice passaggio cellulare (cellula spirituale, nervosa e germinale) con cascate di sostanze chimiche (dopamina, adrenalina e ossitocina), ormoni sessuali a parte.

Sulla evoluzione umana, di certo, entra in gioco il comportamento (Evoluzione del cervello e comportamento umano di Paul MacLean) e i neurotrasmettitori.

Nella sua secolare evoluzione, pertanto, l'uomo è passato dal riflesso felino, mediato dall'acetilcolina (cervello rettiliano, vita animale), dei nostri predecessori (rettili), all'emozione dei nostri progenitori (scimpanzè), mediata dalla dopamina (cervello limbico, vita animata) fino alla serotonina (corteccia cerebrale, vita cosciente), responsabile dei nostri umori e precursore della melatonina, ormone dell'epifisi che regola il ritmo sonno-veglia e forse l'attività sessuale.

Per Cartesio questa ghiandola al centro del cervello (un tempo ritenuta il terzo occhio) rappresentava “la sede dell'anima”, non certo illuminata dal momento che in età matura può calcificare.

L'ipotalamo, invece, se dal lato fantastico è la cabina di pilotaggio della vita con il pannello dei comandi, in visione filosofica, senza ombra di dubbio, rappresenta la presumibile sede dell'io profondo, teatro del quotidiano conflitto spirito-materia.

E' in questa sede che nascono i sentimenti (sensi dell'anima), proprio qui avviene il controllo delle emozioni (pulsazioni spesso accelerate della vita) e della sessualità per la conservazione della specie, correlata al comportamento umano (nella sua secolare evoluzione) in funzione al grado cognitivo.

In ultima analisi la vita (sessualità e riproduzione) dell'uomo cosciente non è la risultante di una squallida reazione chimica (umori, ormoni e recettori), ma presuppone “gli elementi primi” del sistema spirituale: pensiero, amore e coscienza, rispettivamente membrana esterna, citoplasma e nucleo della cellula spirituale che presiede a quella nervosa!

Per completare la scalata alla vita, dopo quella animale, animata e cosciente, c'è la vita illuminata che non necessita di neurotrasmettitori particolari ma solo di tanta bontà per dare il giusto equilibrio all'umanità, di questi tempi sgangherata barchetta in balia di un mare sempre più in tempesta e basta la mossa di un solo fanatico per farci affondare tutti!

 

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