Su questa strada la cellula nervosa, d'incanto, diventerà cellula spirituale con il pensiero illuminato (membrana esterna) a proteggere l’amore (citoplasma) in coscienza (nucleo) e mirabilmente ci ritroveremo al cospetto della nostra anima!
La cellula spirituale, in virtù di tanto, rappresenta la nostra sicura fede (certezza della Verità che Dio esiste) ed anche anima immortale che, dall’alto della sua bontà (pietà+carità), si affida nelle mani della divina misericordia (bontà+perdono) per ricevere il premio della vita eterna (amo e sempre sarò!).
Questa strabiliante cellula elementare, da cui origina il sistema spirituale (luminosa fonte della nostra anima), sempre ben riflettendo alla luce del pensiero, costituisce l’elemento primordiale della vita (atto creativo) a cui deve ispirarsi l’atto generativo consapevole (coscienza dell'amore nella mente) dell'umanità più evoluta, d'esempio agli altri per un fulgido avvenire in un mondo migliore.
Se il sistema nervoso, nella sua continuità intercellulare ed integrità funzionale, per elaborare il pensiero si avvale dei neurotrasmettitori che realizzano veri ponti chimici sugli spazi sinaptici, nell’ambito del sistema spirituale è l’amore a fungere da messaggero (oltre che da citoplasma della cellula spirituale) per realizzare quella luminosa catena di amori infiniti (albero genealogico dell’umanità con paternità divina) che ci riporta all’immacolato candore della Luce creativa (estasi contemplativa).
Quello che state leggendo e leggerete in queste pagine non sono vere fantasie ma rappresentano il pensiero ispirato di un soggetto normale, vissuto senza problemi di primaria sopravvivenza (cibo e casa) e con grande sofferenza interiore per amori intensi (vera fiamma spirituale) in lui sempre vivi e presenti.
E sempre ben riflettendo, dopo tante notti insonni, mio padre mi ha offerto lo spunto per scritture di rilievo morale, mia madre per scritture di tipo scientifico e una dolce Musa, infine, mi ha portato a scrivere sublimi poesie, inneggianti all'amore, il motore della vita, il contenitore dell'anima, il palcoscenico della luce da una fonte infinita.
In tal modo si può arrivare, di causa in causa (verum scire est scire per causas!) e senza la complessa filosofia di Hegel, direttamente dall'amore tra le braccia del nostro Creatore!
Se l'ispirazione è di quaggiù, l'illuminazione mi è venuta invece dall'alto, tant'è che sono testimone di strani segni e segnali perfino con “sole imperante di giorno e aureola di stelle la notte” di una fantastica befana e posso con orgoglio affermare che, nonostante i miei tanti limiti e difetti, sono un soggetto seguito e ben visto da lassù!
In virtù di quali pregi sia arrivato a tanto ancora non riesco a spiegarmelo, anzi vi confido che, soggetto di esagerata vanagloria, ho spesso sfiorato l'invidia e la gelosia, e ho sprecato anche del tempo prezioso in studi statistici alla ricerca del colpo vincente per una vita gaudente!
Non era questa la mia strada e, volendo a tutti i costi ricercare un motivo di tanto interesse nei miei confronti dall'alto, posso solo darvi garanzia che mi ritrovo una buona coscienza, in virtù della quale ho avuto sempre un comportamento, seppur non ideale, quantomeno lineare (l'umanità in questo campo è davvero messa male!), frutto di intenso conflitto interiore.
Proprio sul comportamento si è evoluta la storia umana e siamo così passati dal cervello primitivo del rettile (paleoncefalo) al cervello limbico (intermedio) dei mammiferi antichi (archipallio) fino al cervello superiore dei mammiferi recenti (neopallio).
All'alba del nuovo millennio è tempo di cervello illuminato che ci traghetterà nell'era dell' “ultrapallio”, epoca dell'umanità cosciente (dopo il rimbecillito homo sapiens!), presidiata dalla famiglia, dalla scuola, dalla religione, dalla politica e dai mass media, fattori interdipendenti di una civiltà d'avanguardia comune a tutta l'umanità.
Nel disegno divino la cellula nervosa, sempre più differenziandosi e raffinandosi sulla scala della conoscenza-luminescenza (cogito-grigiore, ragione-splendore, intelletto-bagliore e sapienza-fulgore), acquisendo la luce dell'anima (coscienza vigile, consapevole e morale) si illuminerà al punto da farci pervenire alla cellula e al sistema spirituale, con cui i nostri discendenti arriveranno alla vita illuminata-corteccia associativa, 5° ed ultimo stadio sulla scala della vita (vegetativa-fotosintesi clorofilliana, animale-arco riflesso midollare, animata-sistema limbico e cosciente-corteccia cerebrale).
Se il cervello limbico (fioritura del tronco encefalico, a sua volta gemma del midollo spinale) dei mammiferi antichi rappresenta il margine interno degli emisferi cerebrali su cui è fiorita la corteccia cerebrale dei mammiferi recenti, quest'ultima negli anni a venire diventerà il margine profondo, il terreno fertile su cui si svilupperà il sistema spirituale dei mammiferi moderni.
In questa secolare evoluzione, in termini di luce o meglio scalando la luce, si passò dall'opalescenza del tronco encefalico, alla fosforescenza del sistema limbico fino alla luminescenza della corteccia cerebrale.
In tema di motilità, invece, si spera di passare dall'arco riflesso (motilità elementare e unità fisiologica del sistema nervoso) dei vertebrati (nostri progenitori), all'arco riflesso illuminato dei nostri discendenti (motilità d'avanguardia) per esser così traghettati dalla luce del sole naturale all'immacolato candore del Sole universale, invisibile per la macula oculare, con trascendenza e immanenza in rapporto al pensiero e in funzione delle nostre coscienze.
Intanto viviamo tempi sempre più bui (morale a parte!) proprio quando l'inferno della religione (rogo eretico), della legalità (ghigliottina) e della follia (olocausto) sembrava passato, con gente ancora tanto disperata che causa vittime innocenti, immolandosi chissà mai per quale divinità.
Stando così le cose da Napoli, seppur invasa dall'immondizia dei politici, ma sempre terra ispirata dal Sole e città di vacanza della divina Provvidenza, parte la crociata per risvegliare l'umanità dal suo tepore in torpore sempre più sopore, ormai coma profondo (scala dell'encefalopatia morale!), con la voce dell'anima che è “certezza di esistere, consapevolezza di amare ed eleganza di vivere con la coscienza morale”.
Questa accorata voce è la mia dedica a Napoli, il paese del sole, dei sentimenti (sensi dell’anima) e delle emozioni (pulsazioni accelerate della vita), tradotte in poesie e canzoni che fanno la storia dell’universo!
Francesco Andrea Maiello
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