Il tuo respiro sulla città
[fiato di puledro]
pioggia veloce che s'afferra le mani
a tranci di ombrelli si ripara la gente
una mela candita in equilibrio
tra le labbra di un bambino
Mondo che corre
mondo feroce sono qui
è tardi ormai
la giostra sta per librarsi in cielo
sulla luna assopita un pomeriggio di buio
persa nei pertugi di una nostalgia scema
ti guardo partire salutandoti in un soffio
quei riccioli bruni
sei una canna al vento
e forse non arriverai a domani
eppure credo che mi sarei sciupata per te
Ora penso alle parole di un altro
a quelle parole che ci hanno resi nostri
scivolo lenta
scivolo spiccia
scivolo via
sono un'anguilla dalle mille forme
presto tornerò al fiume
Fiume amico mio
mi perderò nelle tue acque
nelle tue incantevoli bugie
tu però lasciami smorzare un po'
tu lascia che spenga queste arie
Rovereto, 18 marzo 2012
Caterina Manfrini
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