La Ballata della prigione di Reading/The Ballad of Reading Gaol (prima stanza) - Oscar Wilde | RV International | Franca Figliolini | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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La Ballata della prigione di Reading/The Ballad of Reading Gaol (prima stanza) - Oscar Wilde

(a Ferdinando)
 
 
I
 
Egli non indossava il suo cappotto scarlatto
perché sangue e vino sono rossi
e sulle sue mani c'erano sangue e vino
quando lo trovarono con la morta,
la povera donna morta che lui aveva amato
e aveva ucciso nel suo letto.
 
Camminava tra i giurati
in un logoro abito grigio;
in testa aveva un cappello da cricket
ed il suo passo sembrava leggero e gaio,
ma io non avevo mai visto un uomo che guardasse
così nostalgicamente la luce del giorno.
 
Non avevo mai visto un uomo che guardasse
con occhi così nostalgici
a quella piccola tenda azzurra
che i carcerati chiamano cielo
e ad ogni nuvola vagante
che passasse bordata d'argento
 
Io camminavo, con altre anime in pena,
in un altro anello
e mi chiedevo se quell'uomo avesse fatto
qualcosa di molto grave o meno,
quando una voce dietro di me sussurrò:
«quel ragazzo, lo impiccheranno.»
 
Buon Gesù! le mura stesse della prigione
improvvisamente sembrarono oscillare
e il cielo sopra la mia testa divenne
come un casco di acciaio infuocato;
e, sebbene io fossi un'anima in pena
la mia pena non la potevo sentire.
 
Io solo sapevo quale pensiero tormentoso
gli faceva affrettare il passo, e perché
egli guardasse al giorno abbagliante
con occhi così nostalgici;
l'uomo che aveva ucciso la cosa che amava
e perciò doveva morire.
 
Eppure ogni uomo uccide la cosa che ama,
che tutti lo sappiano.
Alcuni lo fanno con uno sguardo amaro,
altri con una parola lusinghiera,
il codardo lo fa con un bacio,
l'uomo coraggioso con una spada!
 
Alcuni uccidono il loro amore quando sono giovani,
altri quando sono vecchi;
alcuni lo strangolano con le mani della lussuria,
altri con le mani dell'oro:
i più gentili usano un coltello, perché
i cadaveri diventano freddi presto.
 
Alcuni amano troppo poco, altri troppo a lungo,
alcuni vendono e altri comprano;
alcuni compiono il fatto con molte lacrime
ed altri senza nemmeno un sospiro:
perché ogni uomo uccide la cosa che ama,
ma non tutti per questo devono morire,
 
Non tutti devono morire di una morte vergognosa
in un giorno di nera disgrazia,
né hanno una corda intorno al collo
o un panno sulla faccia,
e i loro piedi non cadono sotto il pavimento
in  uno spazio vuoto.
 
Non sta seduto con uomini silenziosi
che lo osservano notte e giorno,
che lo guardano mentre tenta di piangere
e mentre tenta di pregare;
che lo fissano non fosse mai che dovesse
derubare la prigione della sua preda.
 
Non si svegliano all'alba per vedere
figure spaventose ammassarsi nella loro camera,
il Cappellano che fa rabbrividire nella sua veste bianca,
lo Sceriffo rigido nella sua tetraggine
e il Governatore tutto in nero scintillante,
con la faccia gialla del Destino.
 
Non si alzano con fretta pietosa
per indossare vestiti da carcerato,
mentre un qualche rozzo Dottore gongola
e annota
ogni nuova posa e ogni spasmo,
maneggiando un orologio il cui flebile ticchettio
suona come orribili colpi di martello.
 
Non sentono quella sete malata,
come sabbia nella gola, prima
che il boia con i suoi guanti da giardiniere
entri dalla porta imbottita,
e li leghi con tre stringhe di cuoio
cosicché la gola non possa più aver sete.
 
Non piegano la testa per sentire
la Preghiera dei defunti,
né, mentre il dolore che sentono nell'anima
dice loro che non sono morti,
incrociano la loro propria bara, mentre
entrano nel terribile annesso.
 
Non guardano fisso l'aria
attraverso un piccolo tetto di vetro:
non pregano con labbra di argilla
perché la loro agonia finisca
né sentono sulla guancia che rabbrividisce
il bacio di Caifa.
 
 
I
 
He did not wear his scarlet coat,
For blood and wine are red,
And blood and wine were on his hands
When they found him with the dead,
The poor dead woman whom he loved,
And murdered in her bed.
 
He walked amongst the Trial Men
In a suit of shabby gray;
A cricket cap was on his head,
And his step seemed light and gay;
But I never saw a man who looked
So wistfully at the day.
 
I never saw a man who looked
With such a wistful eye
Upon that little tent of blue
Which prisoners call the sky,
And at every drifting cloud that went
With sails of silver by.
 
I walked, with other souls in pain,
Within another ring,
And was wondering if the man had done
A great or little thing,
When a voice behind me whispered low,
"That fellow's got to swing."
 
Dear Christ! the very prison walls
Suddenly seemed to reel,
And the sky above my head became
Like a casque of scorching steel;
And, though I was a soul in pain,
My pain I could not feel.
 
I only knew what haunted thought
Quickened his step, and why
He looked upon the garish day
With such a wistful eye;
The man had killed the thing he loved,
And so he had to die.
 
Yet each man kills the thing he loves,
By each let this be heard,
Some do it with a bitter look,
Some with a flattering word,
The coward does it with a kiss,
The brave man with a sword!
 
Some kill their love when they are young,
And some when they are old;
Some strangle with the hands of Lust,
Some with the hands of Gold:
The kindest use a knife, because
The dead so soon grow cold.
 
Some love too little, some too long,
Some sell, and others buy;
Some do the deed with many tears,
And some without a sigh:
For each man kills the thing he loves,
Yet each man does not die.
 
He does not die a death of shame
On a day of dark disgrace,
Nor have a noose about his neck,
Nor a cloth upon his face,
Nor drop feet foremost through the floor
Into an empty space.
 
He does not sit with silent men
Who watch him night and day;
Who watch him when he tries to weep,
And when he tries to pray;
Who watch him lest himself should rob
The prison of its prey.
 
He does not wake at dawn to see
Dread figures throng his room,
The shivering Chaplain robed in white,
The Sheriff stern with gloom,
And the Governor all in shiny black,
With the yellow face of Doom.
 
He does not rise in piteous haste
To put on convict-clothes,
While some coarse-mouthed Doctor gloats, and notes
Each new and nerve-twitched pose,
Fingering a watch whose little ticks
Are like horrible hammer-blows.
 
He does not feel that sickening thirst
That sands one's throat, before
The hangman with his gardener's gloves
Comes through the padded door,
And binds one with three leathern thongs,
That the throat may thirst no more.
 
He does not bend his head to hear
The Burial Office read,
Nor, while the anguish of his soul
Tells him he is not dead,
Cross his own coffin, as he moves
Into the hideous shed.
 
He does not stare upon the air
Through a little roof of glass:
He does not pray with lips of clay
For his agony to pass;
Nor feel upon his shuddering cheek
The kiss of Caiaphas.
 
 
 

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