Scritto da © Alessandro Moschini - Ven, 10/12/2010 - 17:55
Sento salire
la pressione del sangue
che rovente
mi attraversa le vene
e come acciaio disciolto
si getta in scintille
nella forma del cuore.
Una fitta profonda
di dolore e piacere
come un pennello
che spande fredda vernice
a contrasto
sulla forma ancor calda
son gli occhi tuoi
mentre mi guardi
con la bocca socchiusa
che fa da passaggio
tra i tuoi riccioli
e le tue unghie sensuali.
Oh dolce ancella
che come un quadro d'autore
mi lasci estasiato nel contemplarti
assaggia la mia mente
mangia i miei pensieri
che sanno di notte
di deserto
di datteri e mandorle.
Cibati a sazietà
di questo mio desiderio
mai sazio di te
e il gelo desertico
allo scendere delle tenebre
non farà paura mai più.
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