Scritto da © fintipa2 - Mar, 24/01/2012 - 07:53
Non basta la legge generale: quel mostrare Ipazia
Ed il mordere la storia
-da non credere quanto somigli al pasto del drago
la sua pelle e lo sguardo rivoltato-.
Quanti giudici ho contato questa volta?
Tutti i giusti che vestono in volpe e cravatta
già c’erano a Norimberga.
Vorreste allora sapere in quale parte ficcare il coltello?
Ecco, seguite il calore dei passi (non è per dire ma basta andare fin oltre i confini del tempo, Eden anno zero)
O quello di un danno in aorta
Troverete tutte le Babilonie nel bosco\ gli ulivi scomposti\ i palloncini degli adescamenti
e tra i licheni nutriti di pietra su pietra una a caso: Gerusalemme e Geremia.
Se guardi bene
in un angolo ci sono i miei occhi coi denti rotti
e Caronte a ripetere che non ci sono riparazioni per i dannati
anche se uno rotola tra i piedi di un bimbo
-incredibile come anche a Berlino ci fossi!
Si ma se sbucci una bomba di troppo sono affisso in bacheca
a New York ed in contemporanea a Stalingrado
sfilerò da qualche altra parte
domani
in un barattolo forse o come numero di scimmia
al circo Barnum-
E già dissi affacciato al filo spinato
della selezione nel campo di grano
la scelta caduta sulle ortiche
più adatte al fosso comune
ed in ginocchio che è meglio.
Non è da tutti sai? Indossare la corda nel taschino
e la pelle di iena rivoltata nel naso.
Ma che vuoi? Se la gioia avvita le immagini allo specchio
noi la sospendiamo ogni tanto
ci esercitiamo a sparare sull’uomo col naso aquilino
rivoltiamo il campo con musica campestre.
Ti ricordi il ritornello di Portella?
E se sporge il dente marcio spezziamo un’ostia delle nostre
per salvarci l’anima dal tremore della morte.
Rincorrere il lupo è il gioco del giorno, magnifico!
Inchiodarsi all’animo del bruto-un guastafeste, uno col muso di capra-
ora però ci sono ulteriori dettagli
qualcuno si ostina sui denti aguzzi, ma sul resto delle stragi sorvola.
Ne ho io qualcuna tra le mie citazioni un po’ meno eleganti del solito
un pochino trasandate ma precise e stringenti.
Inchiodarsi all’animo del bruto-un guastafeste, uno col muso di capra-
ora però ci sono ulteriori dettagli
qualcuno si ostina sui denti aguzzi, ma sul resto delle stragi sorvola.
Ne ho io qualcuna tra le mie citazioni un po’ meno eleganti del solito
un pochino trasandate ma precise e stringenti.
Non basta la legge generale: quel mostrare Ipazia
Ed il mordere la storia
-da non credere quanto somigli al pasto del drago
la sua pelle e lo sguardo rivoltato-.
Questa volta l’ ho visto che si giocava l’asso di cuore\come un Giuda con lo schema della croce\
lui si portava l’ “obbedisco ” a tracolla\ come ai bei tempi, senza sapere chi tra gli analoghi feroci.
Quanti giudici ho contato questa volta?
Tutti i giusti che vestono in volpe e cravatta
già c’erano a Norimberga.
Vorreste allora sapere in quale parte ficcare il coltello?
Ecco, seguite il calore dei passi (non è per dire ma basta andare fin oltre i confini del tempo, Eden anno zero)
O quello di un danno in aorta
Troverete tutte le Babilonie nel bosco\ gli ulivi scomposti\ i palloncini degli adescamenti
e tra i licheni nutriti di pietra su pietra una a caso: Gerusalemme e Geremia.
Se guardi bene
in un angolo ci sono i miei occhi coi denti rotti
e Caronte a ripetere che non ci sono riparazioni per i dannati
anche se uno rotola tra i piedi di un bimbo
-incredibile come anche a Berlino ci fossi!
Si ma se sbucci una bomba di troppo sono affisso in bacheca
a New York ed in contemporanea a Stalingrado
sfilerò da qualche altra parte
domani
in un barattolo forse o come numero di scimmia
al circo Barnum-
E già dissi affacciato al filo spinato
della selezione nel campo di grano
la scelta caduta sulle ortiche
più adatte al fosso comune
ed in ginocchio che è meglio.
Non è da tutti sai? Indossare la corda nel taschino
e la pelle di iena rivoltata nel naso.
Ma che vuoi? Se la gioia avvita le immagini allo specchio
noi la sospendiamo ogni tanto
ci esercitiamo a sparare sull’uomo col naso aquilino
rivoltiamo il campo con musica campestre.
Ti ricordi il ritornello di Portella?
E se sporge il dente marcio spezziamo un’ostia delle nostre
per salvarci l’anima dal tremore della morte.
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