Scritto da © Franco Pucci - Dom, 05/06/2011 - 10:02
Dimmi perché ora sei qui e accusi le tue mani
incolpevoli dell’inerzia che attraversa queste ore
quando sai che il cuore gioca e nasconde i battiti
fingendo interessi altrove sagacemente riposti.
I rintocchi che rimangono allo scadere del vespero
sono disattesi dalla pigrizia di un campanaro imbolsito,
mentre la tua anima, invaghita di un gabbiano parolaio,
ha spiegato le sue ali inseguendo rime sconosciute
e tu sei rimasto con quattro piume strette tra le dita.
incolpevoli dell’inerzia che attraversa queste ore
quando sai che il cuore gioca e nasconde i battiti
fingendo interessi altrove sagacemente riposti.
I rintocchi che rimangono allo scadere del vespero
sono disattesi dalla pigrizia di un campanaro imbolsito,
mentre la tua anima, invaghita di un gabbiano parolaio,
ha spiegato le sue ali inseguendo rime sconosciute
e tu sei rimasto con quattro piume strette tra le dita.
Dimmi perché, ipocrita.
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