Scritto da © Stefania Stravato - Lun, 23/07/2012 - 18:50
a venire, stagioni e
cerchi di ombre. dentro, mari sulla stessa rotta
un'imprecisa spaziatura nelle sequenze delle lune,
i camminamenti di equinozi
e le salite nei fianchi di altre rocce, ancora quante notti.
il trionfo del vento, i suoi archi sul coraggio dei mandorli in fiore
questo tempo mi tiene. di faccia ancora, all'attesa
distende le pieghe, le confonde
diversamente, di sole e sale
a prendere nel petto la prima luce, dolori nuovi
io ho soltanto tre grammi d'oro e il mio nome
che pesano una vita tra le mani
e canzoni d'autunno come foglie d'argilla. affreschi sui muri
fuochi, che fanno rossa la neve delle mie terre
io ho soltanto tre grammi d'oro e il mio nome
che pesano tre vite e una vaghezza di nebbia, in lontananza
per reggerti gli occhi sulle foreste di pioggia
e i nidi di sassi, franati nel tramonto.
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