Scritto da © Pimpra - Dom, 29/05/2011 - 15:45
E' così difficile riprendere a scrivere, dopo questa lunga pausa. Pensieri che si affacciano alla mente in disordine, distorcendo ancora di più la linea dell'orizzonte stemperata dalla nebbia.
Mancano le parole per dare forma a un concetto lineare, perchè di lineare e chiuso in questo momento non vi è nulla.
L'eterno e caotico divenire, come il letto di un fiume arruffato dopo il temporale.
Dove volge il mio sguardo? A volte cerca davanti in quel panorama di cose che l'occhio vede e il cuore non vuole sentire perchè troppo dolorose e tutto si paralizza nel morso di un serpente.
La difficile corsa ad ostacoli tra i tranelli della vita e le ridenti bugie che ti racconta perchè, come un giorno qualcuno mi ha detto "La verità non è un valore primario!"
Allora non hai più la forza di stare in piedi e devi ammettere a te stesso che stavolta ti hanno ferito a morte perchè, per quello che tu sei, questo mondo non va bene.
Osservi i vincitori della corsa, quelli che sanno come chiedere e lo fanno sempre a gran voce e ti rendi conto che il tuo aquilone vola molto più alto ma nessuno lo vede.
E' questa la vita, un gioco buffo a chi trattiene l'aria più degli altri, perchè senza ossigeno nei tessuti la pelle ti fa meno male e sopporti tutto. Sì, quasi tutto...
Il vento della sera non è ancora arrivato e sto perdendo quota.
Ogni volta è come esercitarsi a morire, ogni volta, un attimo prima dello schianto, una folata d'aria ti fa riprendere quota evitando il crash finale.
E la ruota continua a girare…
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