Scritto da © InaRimato - Mar, 21/08/2012 - 14:23
Sono vacui, ma con intensità
son leggeri, senza difficoltà
raccontano di uccelletti e fiori
fanno la riverenza ai loro signori
mai si avvicinano alla vera vita
all'essenza delle cose, a sofferenza patita.
Son portatori di rime vuote
son narratori fini a se stessi
sono la lingua che il palato percuote
per partorir sempre gli stessi versi.
Ridondante di vacuità, il pensiero
zucchero filato, melenso siero.
Sono i poeti di cose
di cui si può fare a meno
di cose che son d'oro se
disciolte nel sentimento vero
quello che si accende, non già vivendo
ma giorno dopo giorno, un po' morendo.
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