Scritto da © Bruno Amore - Mer, 06/01/2010 - 08:33
rimugino sempre pensieri di Colei
non di podio o lauro segnata
quella struggente dopo vigilia.
Ha pelle di luna, vene azzurrine
lievi un cenno che posti glabri
segnano come fulmini estivi
crepano il plumbeo orizzonte.
Occhi di tenebra fissi come laser
indagano il coraggio più in fondo
io l'attendo sfidando il razionale
per tema di fuggire. La chiamo
per una carezza platonica un'estasi
la sogno per farmi risucchiare
dentro la notte, senza dolore
e ansimo d'attesa.
Idea struggente che mi affianca
segue i fari che bucano la notte
poi improvviso uno schianto
mi desta mi distrae mi volto
"colei che non tollera indugi"
va via pietosamente recando
la vita dell'uomo travolto
da un'auto.
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