Scritto da © ileana - Ven, 04/08/2017 - 19:50
Madre, se adesso fossi qui
non sentirei il bisogno di confidare
tutta la mia solitudine interiore
formulando parole su questa ridicola tastiera
che poi, devo stare attenta alla punteggiatura,
a non essere troppo melensa e patetica,
compresa si, ma senza piagnistei, con stile ed eleganza
e succede che poi rileggo e non mi riconosco più
ma, lo stesso, la tengo stretta e lascio che sia empatia
per una storia sentita, letta o inventata
ché di sofferenza vera in giro ce n’è tanta
e se poi la condivido diventa dono
La mia, invece, che solo a te sapevo dire
la affido al vento, di certo lui saprà
dove trovarti.
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