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Il sagrato d'Ametista

Chissà che si dice la gente quando cammina per strada e si guarda in giro

con quegli occhi che cercano scommesse per la giornata,

qualcosa che vada ben oltre ai minuti che gocciolano senza capolavori di fantasia

come se scendessero da una lama di un assassino sconosciuto e accettato da tutti

Chissà cosa pensa la donna che cammina davanti a me

divincolata tra vestiti troppo stretti per rendersi comoda

assomiglia ad un attrice al finire della carriera

troppo cerone sui sogni

troppe scarpe rotte da nascondere nel camminare

e ci si veste per impersonare desideri dozzinali

copiare lampare spente che fanno brillare aldilà di una scatola rumorosa

la sera ci svestiamo di quella troppa polvere che ha appassito i nostri figli lacrimati

e torniamo a indossare maglie lunghe fino a coprire la vergogna di non stupirci di più.

Chissà che paure hanno quegli occhi spenti che guardano dritti senza vedere

quei figli incompresi con il profumo di una galilea affondata

un arca spezzata prima del diluvio delle proprie beltà

Il banditore si è fermato appena prima di quello spiazzo

polveroso ma vuoto

eppure riempito di ogni occhiata di questa povera e splendida gente

ogni foglia che cammina su queste strade di velluto in fiamme

E’ una corsa a chi arriva prima in un luogo senza fretta

la mortalità del respirare a lungo e bene

masticare senza fondo

non aver più opere da comporre cantandosi addosso

E anche queste parole

non vogliono smettere

ci ho provato

eccome se ci ho provato

ma alla parola fine

urlavano

“ancora molt incubi da smaltire”

Non posso che continuare a esserne schiavo

Cosa ha pensato la madre che trascinava la figlia di qualcuno?

la piccola fiammiferaia vestita di tutto punto

con sandali sporchi di desideri

Il lupo cattivo di fiabe al contrario

dove i buoni hanno vinto la pace eterna

e i cattivi sono ancora li fermi a schernire i buoni propositi

A chi interessa cosa guarda la gente?

Se non a pensare: <guarda forse me?>

Siamo un verme lungo un mondo

egoista e senza interesse se non per interesse

Chissà cosa guarda la gente sul sagrato d’ametista

 

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