Il palcoscenico dell'anima | Poesia | Francesco Andrea Maiello | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Il palcoscenico dell'anima

Per fortuna c'è l'amore propellente vitale,

sicché la fragranza alveolare

dell’albero respiratorio dà inizio alla vita,

che è sempre una nuova danza

e si accende così, col vagito neonatale,

urlo spirituale, la corteccia cerebrale

per rivoli da rami e tronchi del fiume

vascolare, sospinto a ritmo costante

dall’ingegno cardiaco.

È a valle, invece, nell’humus intestinale,

la fonte energetica che per la porta accede

alla fucina epatica, centrale metabolica,

corroborata dalle isole pancreatiche.

Se l’io profondo viene vivificato

dalla sua eterna fonte, l’io materiale

trae nutrimento dall’albero digerente

con maestria realizzato dalla porta,

che rappresenta il fusto, dal fegato,

rigogliosa chioma e dalle mesenteriche,

profonde radici del fertile terreno intestinale.

Con l’emuntorio renale si completa la sintesi

del circuito vitale, scomparto materiale,

nell’umana sostanza con il ritmo del cuore

a scandire la danza.

È il circuito spirituale, invece, di libero arbitrio,

a fare la differenza tra gli esseri viventi,

col pilota dell’anima che, in una fiammante

monoposto, sopravanza perfino la mitica Ferrari

lungo un percorso con scenario antico.

A monte, infatti, vi è verde imperante

con fitto intreccio di rami e tronchi,

e anche la corteccia qui è esuberante;

a valle, sconfinate praterie danno

pascolo finanche a miliardi di bacilli,

altro che fauna, questa è flora intestinale!

In piana, infine, domina il paesaggio un fiume

dal mirabile corso, il famoso torrente ematico,

lungo il cui decorso spazi lagunari con argini

cellulari da un maestoso albero vascolare

realizzano un magico complesso plurifunzionale.

Sempre seguendo il corso si incontrano rapide

a getto costante da un congegno pompante

con carica inesauribile, alimentato da sottili

rami che, se compromessi, possono arrestare

dovunque il vitale afflusso che, con volgar

termine, chiamasi decesso, o meglio dipartita

in tema spirituale.

A completare il percorso ecco la foce lungo

il cui estuario ci sono acquatiche fantasie

con vasche zampillanti da calici depuranti.

Questo splendido scenario è la sede terrena

dell’anima in vacanza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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