Scritto da © Franca Figliolini - Dom, 18/03/2012 - 17:56
«Ma mi ami davvero?», chiede Luisa stringendosi languidamente al suo Giacomo. Lo chiede senza ansia, perché sa quale sarà la risposta, che arriva immancabilmente: «Certo che ti amo, come puoi dubitarne?» Luisa sospira placidamente e il suo sorriso per un po' continua ad aleggiare nella stanza in penombra, come quello del gatto del Cheshire.
La prima, ricorda Luisa nel dormiveglia, era stata Alessandra. Due matrimoni, innumerevoli storie dopo il loro fallimento. Insomma, una vita sentimentale travagliatissima. Ma quando l'avevano incontrata al pub per la loro solita riunione mensile tra donne, sembrava un'altra. Non la solita frenesia amorosa, quella sorta di isteria che la coglieva sempre all'inizio di ogni suo affaire. Appariva felice, soddisfatta, una donna con una storia senza lacerazioni, dubbi, recriminazioni. «Da quando ho il mio Giacomo non ho mai l'impressione di venire dopo qualcos'altro o qualcun altro. Lui soddisfa in pieno ogni mio bisogno di affetto e di attenzione. È un'altra vita.» E, cogliendo lo sguardo perplesso delle amiche, aveva aggiunto, mentre il sorriso le si allargava in volto: «Sì, sì. Anche a letto: è un amante formidabile.»
La prima, ricorda Luisa nel dormiveglia, era stata Alessandra. Due matrimoni, innumerevoli storie dopo il loro fallimento. Insomma, una vita sentimentale travagliatissima. Ma quando l'avevano incontrata al pub per la loro solita riunione mensile tra donne, sembrava un'altra. Non la solita frenesia amorosa, quella sorta di isteria che la coglieva sempre all'inizio di ogni suo affaire. Appariva felice, soddisfatta, una donna con una storia senza lacerazioni, dubbi, recriminazioni. «Da quando ho il mio Giacomo non ho mai l'impressione di venire dopo qualcos'altro o qualcun altro. Lui soddisfa in pieno ogni mio bisogno di affetto e di attenzione. È un'altra vita.» E, cogliendo lo sguardo perplesso delle amiche, aveva aggiunto, mentre il sorriso le si allargava in volto: «Sì, sì. Anche a letto: è un amante formidabile.»
A Luisa era parso che nessuna delle altre avesse preso sul serio le affermazioni di Alessandra. Anzi, si aspettava che il mese dopo, il suo Giacomo fosse finito in soffitta, come era successo con tutte le altre sue storie. Invece no. Non solo lei continuava ad esibire quell'aria placida e soddisfatta, ma adesso c'era anche Annamaria. «Giacomo è l'incarnazione del sogno di ogni donna. È attento ad ogni particolare, mi capisce al volo, senza però rinunciare alla sua mascolinità. Non un effeminato, ma uno che comprende le donne, fino in fondo, ed ha come obiettivo solo ed esclusivamente quello di soddisfare ogni loro aspettativa».
Insomma, per farla breve, nel giro di pochi mesi tutte le sue amiche avevano provato cosa voleva dire essere amate da Giacomo. E poi era arrivato anche il suo turno. Era così stufa della conflittualità che c'era sempre nei suoi rapporti con gli uomini, che a un certo punto le era parso di non avere alternativa. Inizialmente era scettica, ma il suo Giacomo ci aveva messo davvero poco a sciogliere ogni sua resistenza. «È tutto così facile, così bello, da quando c'è il mio Giacomo...», pensa Luisa subito prima di addormentarsi.
La mattina dopo è un delizioso odore di croissant e caffè a svegliarla. Come sempre, lui le ha preparato la colazione. Si siede con lui alla tavola perfettamente apparecchiata e mangia con gusto quello che il suo Giacomo le ha preparato. Poi si veste per andare al lavoro, mentre chiacchiera con lui, che la informa sulle ultime notizie, condendo il tutto con parole affettuose che le aprono il cuore. Arrivato il momento di lasciarsi, lo accompagna al suo solito posto e lo bacia appassionatamente. «Ciao, il mio Giacomo. Mi dispiace sempre lasciarti... Ma so che ti troverò qui ad aspettarmi, stasera. Mi sento così sicura, con te...»
Poi, subito prima di andarsene, apre lo sportellino sul muscoloso petto di lui, sistema il timer alle 20:00, ora prevista del suo rientro dall'ufficio, e mette "Il mio Giacomo"™ in stand by....
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