da folle predestinato,
per un mestier forzato
fui davver tanto provato
e infin, anche toccato,
mi ritrovai malato
con un bipolar montato.
Medice, cura te ipsum,
antico salutar presidio,
inver così mi curai
per una medicina scadente
con tanti falsi docenti
che, orchestrata dai politici,
è un coro di ciarlatani.
Almen dal canto mio,
per non esser sbugiardato
proprio dalla mia gente
come medico insipiente,
lontano me ne andai
a prescrivere ricette specialistiche
ed in una finanche trovai
l'incanto della vita.
Con queste referenze,
per la mia scarsa valenza,
in medicina non valgo una lira
né mai la pretendo,
ma sulla sua consistenza
con la mia vera coscienza
ho stilato una scala
su cui perfin campeggia
sia la plusvalenza di nomi altisonanti
che l'intraprendenza di presunti scienziati,
ma anche l'incompetenza di faccendieri
nonché la noncuranza di sfaccendati
ed infin la chiaroveggenza
di stregoni e arpie,
medici a spillo proprio a mò di squillo.
Or sulle mie dolenti note,
per diagnosi e terapie
sempre più teso
e tra follie, fantasie e malattie
ancor più conteso,
da tempo a me vengon solo poesie
sì che, dopo striduli lamenti
per patologie latenti,
finalmente trovo pace
e la mente alfin
s'acquieta dopo svariate manie
ma poi sempre ricade in psicopatie
laddove mi ritrovo l'anima
la mia vera malattia.
- Blog di Francesco Andrea Maiello
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