Scritto da © Il Folletto - Mar, 14/08/2012 - 12:21
Del lento mattino bevo la sorgiva fonte
d'impasto notturno della bocca che, dal
cerasico fremere dei capezzoli su per
gli svestiti seni, langue e sfumato scorre
giù per lo sguarnito ventre spianato all'
ubertoso afrore del carnicino incavo,
che con rorido possesso si colma del
voluttuoso incontro e profondo inserto.
d'impasto notturno della bocca che, dal
cerasico fremere dei capezzoli su per
gli svestiti seni, langue e sfumato scorre
giù per lo sguarnito ventre spianato all'
ubertoso afrore del carnicino incavo,
che con rorido possesso si colma del
voluttuoso incontro e profondo inserto.
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