Scritto da © live4free - Ven, 03/06/2011 - 07:38
E’ quando piovono sassi sulla testa a quel modo
ed io inerme non cerco rifugio, è allora.
Chiedo asilo all’abbandono della disperazione,
prego le lacrime di sommergermi le ginocchia.
E’ allora che mi riconosco l’infame inerzia
che esaspera il mio stomaco.
Per un istante prolungato all’infinito
resto immobile sul baratro degli urli
con la voglia di lanciarsi nel vuoto
e quella voce nella testa a fare da contrappeso.
Tacesse una maledetta volta, schianterei.
ed io inerme non cerco rifugio, è allora.
Chiedo asilo all’abbandono della disperazione,
prego le lacrime di sommergermi le ginocchia.
E’ allora che mi riconosco l’infame inerzia
che esaspera il mio stomaco.
Per un istante prolungato all’infinito
resto immobile sul baratro degli urli
con la voglia di lanciarsi nel vuoto
e quella voce nella testa a fare da contrappeso.
Tacesse una maledetta volta, schianterei.
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