Scritto da © Alessandro Moschini - Mer, 10/08/2011 - 21:50
Suona questo buio
sul dito e sul cristallo
percorso lentamente
senza tregua.
Sul suono che sovrasta
l'alito di cognac
nel collo del calice
strozzato
si perde
un lagrimoso sguardo
tra la fiamma e la cera
latitante.
Scassinatore
mi provo a improvvisare
intento a cercar
combinazione alle domande
ma non ho fiamma ossidrica
né filtri benedetti nelle mani
ma solo omertosi dubbi
da scalare.
E dentro le certezze
reclamano risposte
giammai vendetta
alle immortali lapidi.
Nessuno
(vile conservatore)
può più mettere
il bavaglio alle parole
chiudendo le narici
nel cemento
a sopprimere
gli scomodi pensieri.
Né bombe,
ne censure di potere
inferni in terra
a perpetuar la sete
possono chiuder
le fontane della rete.
E le parole dei caduti
fan più rumore delle bombe,
cadon come slavine
sulla testa di chi
nell'ombra trama
annientando l'umana dignità
colpendo di verità
senza pietà.
sul dito e sul cristallo
percorso lentamente
senza tregua.
Sul suono che sovrasta
l'alito di cognac
nel collo del calice
strozzato
si perde
un lagrimoso sguardo
tra la fiamma e la cera
latitante.
Scassinatore
mi provo a improvvisare
intento a cercar
combinazione alle domande
ma non ho fiamma ossidrica
né filtri benedetti nelle mani
ma solo omertosi dubbi
da scalare.
E dentro le certezze
reclamano risposte
giammai vendetta
alle immortali lapidi.
Nessuno
(vile conservatore)
può più mettere
il bavaglio alle parole
chiudendo le narici
nel cemento
a sopprimere
gli scomodi pensieri.
Né bombe,
ne censure di potere
inferni in terra
a perpetuar la sete
possono chiuder
le fontane della rete.
E le parole dei caduti
fan più rumore delle bombe,
cadon come slavine
sulla testa di chi
nell'ombra trama
annientando l'umana dignità
colpendo di verità
senza pietà.
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