Il barcaiolo nell’equivalenza della darsena | poeti maledetti | ferdigiordano | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Il barcaiolo nell’equivalenza della darsena

 
 
Gli scafi leggeri mostrano vigore nel ballo; dimenano
con la stessa pendolarità delle increspature
le chiglie. Un tot di piccole creature
disassembla il fondo e porta via pezzi
di chiarore. Luminosità silenziose, guizzi curiosi,
dichiarazioni di sera.
 
Il riflesso istintivo dell’uomo a poppa è nell’asse
della lenza. La lenza insinua un taglio nell’ombra.
L’ombra come uno scafandro nelle tenebre
tiene a bada la pressione del tramonto. E’ possibile
vedere uccelli a vela da ritaglio. Si potrebbero
lanciare parole alianti, ma pare superflua la lingua.
 
Più sotto, le braccia d’acqua hanno tendini verdescuro, neri
sciolti e morbidi, come i capelli di Franca. La vera figura
del corpo bilancia i valori per lato: immagino che l'uomo
non si accorga dell’ora, per questo l’abbisso
dà uno strattone - sollecita più che altro.
 
 

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