16 Settembre1998

Siamo sempre qui ognuno per suo conto, irrimediabilomente noi
soli a far ridere il resto dell'umanità.
Tu sforni lassù dal cielo i tuoi pupazzi senza il becco di una idea
laddove ognuno dovrebbe riuscire invece si ritrova ad appiccicare
quattro manifesti teatrali per strada...Vero Signore?
Una delusa prospettiva di vita.
Mentre a me ed altri cristiani ci lasci a marinare tutto dolore
nella sofferenza con dure parole mute di pietra.
Forse.... sapendo di essere invalido fesso quale sono io volevo
comporre con graziosi aggettivi,nuove poesie invece mi hai lasciato
solo con la mia mia anima lapidata del suo futuro.
Purtroppo per noi poveri delinquenti parkinsoniani siamo alla pura follia
pieni di ricordi. con una vita carica di amarezze,siamo in una scatola nera
che a morte avvenuta saremo sicuramente cadaveri di malati ospedalieri.
Per l'ultima volta pronti ad ascoltare per applaudire le canzoni del
festival di Sanremom, chi con nostalgia e chi con la rabbia in corpo
deficente con i lividi sul viso nel vedere la rappresentazione canora.