Scritto da © Franca Figliolini - Ven, 02/07/2010 - 19:00
I
noi che trasformammo il tempo in metafora
decidemmo di essere immortali
II
eppur sapendo
degli effetti senza cause
dei dadi tirati ogni giorno
che rotolano
rotolano sotto i tavoli
rotolano
fra i nostri piedi
che si toccano e s'intrecciano
cercando
III
l'unico contatto con l'infinito
IV
canto, non canto
sto qui:
e intanto aspetto la nota sublime
l'indefettibile circonferenza
la parola perspicua
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