Scritto da © Franca Figliolini - Dom, 04/03/2012 - 17:20
oggi ho in mente i funerali di Enrico Berlinguer
tredici giugno millenovecento ottantaquattro
: la folla straripante, i passi lenti della bara
come una lama di viso in viso
di pugno di pugno
rosso di bandiere tutta l'immensità della piazza
rossa
tredici giugno millenovecento ottantaquattro
: la folla straripante, i passi lenti della bara
come una lama di viso in viso
di pugno di pugno
rosso di bandiere tutta l'immensità della piazza
rossa
un mai più, un addio
inopinato
all'utopia. non sapevo, non sapevamo
eppure era lì, nella bara di quell'uomo fragile
e forte, di quell'arbusto spinoso,
che seppellimmo il secolo lungo
della speranza operaia
la marcia trionfale del sol dell'avvenire
era lì
inopinato
all'utopia. non sapevo, non sapevamo
eppure era lì, nella bara di quell'uomo fragile
e forte, di quell'arbusto spinoso,
che seppellimmo il secolo lungo
della speranza operaia
la marcia trionfale del sol dell'avvenire
era lì
fu tutto finito
ciò che non era mai stato
ciò che non era mai stato
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