Diario per posteri

Diario per posteri.
Cari posteri,
stamane, dopo lunga malattia, veniva a mancare Claudio Abbado. Di cui è inutile vi dica chi era e cosa ha fatto. Forse voi stessi ne direte e apprezzerete meglio.
Sui mass-media, hanno prima dato in apertura le notizie “che contano”: Renzi ha detto, dopo aver parlato con Berlusconi… E Berlusconi ha detto, dopo il colloquio con Renzi… E Grillo ha detto, dopo l’incontro di Renzi con Berlusconi… Un quarto d’ora dopo tale andazzo, anche loro, i mass-media, si sono ricordati di Claudio Abbado e ne hanno dato notizia.
Allora, di Abbado che dirvi, cari posteri, che voi già non sappiate? Vi dirò invece degli altri tre nominati, a voi ignoti. Certo, per voi non son altro che tre micro-onde perdute nel rogo dei secoli, tre schizomiceti sparati da un colpo di tosse. Ma per noi sono la tosse stessa, i germi di qualcosa che ci intacca e versa oblio anche sui ricordi più belli. e sulle partenze più eroiche. Così, i tre microrganismi erano al nostro tempo i capi-popolo delle oramai tre fazioni avverse che si contendevano il consenso delle masse. Erano piccoli uomini ammaliati da una mania di grandezza completamente travisata e malposta. E allora rincorrevano la grandezza dalla parte sbagliata, così sbagliata che non se n’accorgevano neppure quando moriva qualcuno che invece la deteneva, come adesso.
Così, restavamo imbesuiti, cari posteri, a occuparci dei loro berci mediocri, mentre la grandezza, quella vera, sfiorava silenziosa il nostro orizzonte con una dolce carezza che non avvertivamo neppure. È un mistero, cari posteri, come si possa invertire il senso delle cose quando si vive, come qui come ora, immersi nell’olio cupo della quotidianità.