Dove la città che inganna
si traveste da campagna
il verde è un’intuizione
Lei si china stanca
raccatta un fiore giallo
ai piedi del lampione
Nel nero che attende l’alba
Heléna soltanto mostra
I grandi occhi bianchi
I suoi quarti a troppi noti
adesso può celare
vestita di leopardo
Venti volte a notte piange
oppure ci son botte
a farla lacrimare
Ora che torna a casa
l’asfalto le si oppone
un passo e l’altro avanti
E pensa a quando scalza
sfuggiva ad un leone
correndo tra le zolle
Tornava alla capanna
per tetto della paglia
il padre uno stregone
Discende tre gradini
la chiave nella toppa
accorta a non destare
Le altre Vacche a letto
le prime a rincasare
nella stalla del maiale
Dove la città che inganna
si traveste da campagna
si spegne ogni illusione.
- Blog di Marcello Caloro
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