Scritto da © Marika - Mer, 21/07/2010 - 08:11
Poi per poco giocare per sbagliare
e prendersi al collo
quasi a volere di più
quel soffio che scioglie in gola
la sostanza dei giorni.
Come miele assaggia e scivola
la folle nota derisione dei nostri corpi
mentre mescoli il mio primo ansimo
alle lacrime durante l'estasi che
stringe in ventre.
Invincibile cosparsa di petali
e vinta da fraseggi di persuasione
avvolgo le tue cadenze ritmate
Poi nulla più.
Accordi di noia mentre siedo in poltrona
con le dita di un pazzo a disegnare
velluti di tende che pendono ai muri
dietro la finestra
fuori di me
in quel paesaggio che ancora
non mi appartiene.
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