Scritto da © Grazia Denaro - Mar, 09/04/2019 - 13:40
E' un avvicinarsi all'argine
questa pace che sento.
Dopo tanto nuotare
trascinata dal vortice impetuoso
di correnti e mulinelli
atti a ghermire
in un'ansa scevra di luce
attraendomi in un assedio
esiziale di minuti, di ore, di giorni infiniti
nel risucchio di un affondo
impedito dall’impatto di una pietra.
Ma un tranquillo golfo
m'accoglie stamattina
nell’approdo di un’aria di clemenza
e riflessione.
Da una fine drastica
può scaturire il bene più sublime
risorto e ritrovato
in un culminante rinascere
a nuova vita.
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