Scritto da © giuseppe pittà - Dom, 11/11/2012 - 19:33
Perdere un derby non è un fatto tanto eccezionale, se nell’ultimo anno ne perdi tre di fila. Così neanche è tanto straordinario se le cose tra il tuo mondo e gli altri non vanno tanto bene. La storia diventa consueta, è come abituarsi al peggio e perciò le cose brutte non ti spaventano più, nessuno ti stinge in un angolo e ti fa ansia, semplicemente perché ormai gli angoli sono totalmente casa tua. In effetti la normalità è questa anormalità diffusa, che ti scorre dentro già concretamente consueta, come un qualcosa che comunque c’è e deve esserci, tanto ne sei impregnato, spugnosamente sazio.
Intanto scarica i primi 150 numeri di Dylan Dog e pure l’Opera Completa del DivinMiloManara e niente sembra più turbarlo, in fondo un naufragio può essere così ben affrontato. Le spazzole dell’auto vanno mica bene, solo un piccolo rumore, al fastidio ci si abitua. Il SuperMarket è pieno già delle fragilità natalizie, quest’anno molto rosso in giro, come sangue e forse come gioco al massacro. Si va a leggere questo quotidiano nuovo, che richiama il Pubblico e che sembra voler colpire le solite schifezze, ma tanto nessuno si indigna e queste stelle aguzze vanno avanti a gratis. Pensa alle stelle, ci pensa spesso. Lui le disegna e le disegnava a 5 punte, almeno fino a che non lo vennero a trovare, nel tugurio, per portarlo nel luogo delle deposizioni e dei verbali. Un diario di stelle diventò corpo di reato ed il povero si fece un mese di gabbio per complicità occulta in atti di terrorismo. Un mese intero, fatto di sveglie e notti insonni, di perquisizioni e cattiverie, di parole senza senso ed ore d’aria da riempire di nostalgia, di grandi pazzie e piccole pause di verità. Alla fine scattò una stranezza che portò la sua stella fuori dal firmamento e se ne venne fuori, senza scuse né ricompense, ma almeno ne fu libero e la cosa diventò almeno più decente. Oggi tornano, ma le 5 punte non portano la paura di un tempo e non nascondono, di certo, le traiettorie dei proiettili, ma solo le mille parole di un caos già abbondantemente annunciato. Così la conseguenza è nel pieno della perseveranza, si scoprono strade di solita e solida corruzione, ma anche di più preciso ladrocinio e, perché no, di un interesse personale che rasenta l’omicidio a scopo di rapina. Ma c’è sempre una barretta di buon cioccolato, nonostante l’alto tasso glicemico e il battito a norma di tarantella. Un buon tocco di denti e via nel gusto più gustoso della storia. Due minuti fa: il torrent arriva tutto intero, c’è il film per stasera, sottotitolato ma di buona visione. Da provare con il nuovo lettore blueray e il cavo che costa 25 euro. Dovrebbe essere un buon modo di passare la serata, anche se il Meridiano di Virgina chiama per essere sfogliato e magari letto. Ma è troppo per una persona stanca, stasera il gioco lo regaliamo a Batman e al suo ritorno, che almeno le notti e i giorni di Gotham City diventino un po’ più tranquille, al contrario delle nostre, che mancano d’un bel tenebroso cavaliere. Intanto magari ci spariamo un soffio di meraviglia e se sei d’accordo c’è quel Zacapa lì, che, ambrato come l’alba, dal piano del camino, ammicca. Perché farlo aspettare. In fondo è qui per noi. No?
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