Scritto da © Giovanni Perri - Gio, 26/11/2015 - 19:48
ho questi pochi angoli da segnalarti: pochi incantesimi da consultare:
lo specchio in ascensore per le tue maschere elastiche di riso e pianto, quando la vita è un teatro e ci piove dentro;
il vano della macchina tutte le volte che sarai Guccini e avrai una canzone quasi d’amore da urlare;
un ricordo di carte geografiche e odori d’erba appena tagliata, un albero, puntato dritto al cuore.
lo specchio in ascensore per le tue maschere elastiche di riso e pianto, quando la vita è un teatro e ci piove dentro;
il vano della macchina tutte le volte che sarai Guccini e avrai una canzone quasi d’amore da urlare;
un ricordo di carte geografiche e odori d’erba appena tagliata, un albero, puntato dritto al cuore.
Tu poni a memoria
il gesto di una mano
che calma accarezzi il segreto
dei tempi a venire
l’azzurro ovunque elettrico dei mari inverni
e tutte le stagioni a discendere:
difenditi nella parola vento e attraversa
il viavai ancora esitante dei fogli di pioggia quando ridi
e la pioggia si fa più bella tra i versi
il gesto di una mano
che calma accarezzi il segreto
dei tempi a venire
l’azzurro ovunque elettrico dei mari inverni
e tutte le stagioni a discendere:
difenditi nella parola vento e attraversa
il viavai ancora esitante dei fogli di pioggia quando ridi
e la pioggia si fa più bella tra i versi
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