Scritto da © Giovanni Perri - Sab, 28/02/2015 - 08:31
Uno che attende l’altro. Da sempre.
Con l’occhio angolato sui gatti che non sanno niente
come se fosse un rubare o un rovistare o un nascondere.
Con l’occhio angolato sui gatti che non sanno niente
come se fosse un rubare o un rovistare o un nascondere.
E' tutto un chinarsi qui
riempire di lamenti le giacche
i foulards le foglie
e questo tempo che cade da fontane
a gocce
Una vita
dieci vite
cento vite
mi manca sempre un numero.
Ieri è toccata al vecchio professore
lo hanno portato alle tre del pomeriggio
è una buona ora le tre del pomeriggio.
C'erano tutti i figli e i nipoti
e la moglie
che se lo porterà tra i denti d'ora in poi.
Che pena questi vivi
che piangono la loro morte
con fiori che attendono millenni
mi serve solo uno scaletto nuovo
un paio di scarpe che non facciano rumore
un giravite
devo avvitare un paio di lettere cadute.
Che meraviglia questo vento
e questi uccelli
che cambiano rotta
e questi bimbi
che giocano a rincorrersi tra i morti.
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