Scritto da © Giovanni Perri - Lun, 31/07/2017 - 08:15
a volte passano, a volte mi guardano e io apro l'ombrello;
quando apro l'ombrello è il centro esatto, il momento in cui tutto si tiene
una specie di prima e di dopo concentrati, tenuti in aria al buio.
E' questa forza oscura la mia umanità: pena perfetta per chi ha paura
di vedermi cadere e il piede si trema il piede che prima passeggiava.
Allora penso fortemente che cadendo si fanno più soldi
perché la gente, la gente è pronta ad amare l'equilibrista che cade
e lo spettacolo è al centro degli occhi, bucati neri uno nell'altro
e se cado lo spettacolo è perfetto, perfetto scandalo tra dita e bocca, cado,
ma non lo dico, non te lo dico e guardo il cappello e poi riguardo il filo
da sottinsù.
quando apro l'ombrello è il centro esatto, il momento in cui tutto si tiene
una specie di prima e di dopo concentrati, tenuti in aria al buio.
E' questa forza oscura la mia umanità: pena perfetta per chi ha paura
di vedermi cadere e il piede si trema il piede che prima passeggiava.
Allora penso fortemente che cadendo si fanno più soldi
perché la gente, la gente è pronta ad amare l'equilibrista che cade
e lo spettacolo è al centro degli occhi, bucati neri uno nell'altro
e se cado lo spettacolo è perfetto, perfetto scandalo tra dita e bocca, cado,
ma non lo dico, non te lo dico e guardo il cappello e poi riguardo il filo
da sottinsù.
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