Scritto da © Giovanni Perri - Sab, 04/04/2015 - 12:03
oltretutto è scomodo
sedersi ai limiti della parola
tenerla ferma mentre sguscia bagna guarda significa i dolori
la quadra tonda invisibile certezza di caderle dentro come si cade da una lingua da una mano
e poi c'è questa noia di dirla al sole potrebbe almeno piovere il tempo di capire un po' di pioggia seduto a un tavolino di un bar qualsiasi io e l'universo mondo
ma tacerla
fingerla ignara ignobile compagna impudica di gioie e noie
e poi sorriderle
come sorridono i pesci o le piante d'acqua o i gatti a cui a volte parlo di te e di me sorpresi a dormire sopra un albero
sedersi ai limiti della parola
tenerla ferma mentre sguscia bagna guarda significa i dolori
la quadra tonda invisibile certezza di caderle dentro come si cade da una lingua da una mano
e poi c'è questa noia di dirla al sole potrebbe almeno piovere il tempo di capire un po' di pioggia seduto a un tavolino di un bar qualsiasi io e l'universo mondo
ma tacerla
fingerla ignara ignobile compagna impudica di gioie e noie
e poi sorriderle
come sorridono i pesci o le piante d'acqua o i gatti a cui a volte parlo di te e di me sorpresi a dormire sopra un albero
La parola è acqua
liquido corpo invisibile
ferita e bevanda
luce che infila le persiane al mattino e nomina e indovina
vento che non riposa e sposta gli occhi.
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- Blog di Giovanni Perri
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