Scritto da © stellasenzacielo - Gio, 21/10/2010 - 20:39
Immergo le mani
nella pioggia celeste,
il fiume
delinea le creature
di cristallo e solitudine.
I tepori d'autunno
scaldono
le oniriche gioie
d'una realtà
senza tempo.
Il vento
di foglie senza vita,
sussurri di ieri,
e distorte memorie...
solo giorni di soffi
e fruscii.
Forse
le speranze
non sopravviveranno
alla stagione.
Rovereto, 21 ottobre 2010
Caterina Manfrini
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